venerdì 1 giugno 2012

Per rompere il ghiaccio....

Oggi ho giocato un po' con "Rugiada" di Neve Cosmetics e una polvere verde (che personalmente ho scoperto di poter usare sia come ombretto sia come un effetto speciale..ehheh!) e altro non è che un ossido di ferro che mi ha regalato la mia amica Veronica di Panda Shop (http://www.ecobioroma.it )  , una profumeria di Bio Cosmesi di Roma . Veronica  è molto , ma molto attenta alla correttezza e alla veridicità di quali sono gli ingredienti e di come sono trattati .e mi da molti consigli sull'aspetto "chimico" delle sostanze e sulle loro applicazioni!
Quando passo da lei in negozio, la trovo spesso al Pc a controllare tutti gli ingredienti che le varie case Bio e Cruelty Free mettono nei loro prodotti.
E questo mi da lo spunto per  cominciare a ricordare un po' la  storia di   questi   famosi cosmetici" Bio", "Cruelty Free"o"Non testato sugli animali" e del loro significato.
Se devo dire la verità, a parte la poca consistenza di colore che questi prodotti mi ispiravano, all'inizio pensavo che questo tipo di cosmetica fosse utile solo per persone allergiche o intolleranti (roba da farmacia..!)anzi devo dire che quelli che la usavano e sapevo essere sani come pesci li consideravo degli snob o degli esagerati perché non riuscivo proprio a vedere quanto potesse essere importante invece avere la possibilità di una sana alternativa e con una spesa equivalente se non addirittura più economica!
 Comunque , per arrivare al punto,cosa significa " Cruelty Free" o, in italiano" Non Testato su Animali"?
La dicitura Cruelty Free sta ad indicare che quella marca di prodotto aderisce ad uno standard europeo internazionale" Non Testato sugli Animali " ECEAE (http://www.eceae.org/) e questa scelta  dipende SOLO da chi produce il prodotto.Quindi è solo una questione di convenienza sul mercato....(della serie : è più facile così e ci guadagno meglio).....
Certo, ancora non c'è una diffusione soddisfacente  ma, a mio parere le donne, cominciano ad avere un certo grado di consapevolezza e realizzano che dietro alle  pubblicità ultra fashion con testimonials ultra famosi e multi milionari c'è la terrificante verità fatta di vere e proprie torture praticate sugli animali che immolano la loro vita per la nostra bellezza.
La giovane brand  piemontese di make up minerale Neve Cosmetics (http://www.nevecosmetics.it ) è una prova che i tempi stanno cambiando...Nata solo nel 2009 si è già conquistata la fiducia del mercato femminile che fino a quel momento, per avere colori fashion aveva dovuto ordinare direttamente on line o andare da Sephora per i trucchi dell'americana ( vegan ma  non proprio chip)Urban Decay.
Ebbene, 20 anni fa questa varietà di scelta non era neanche ipotizzabile.Chi non ricorda il successo che ebbe "The Body Shop" di Anita Roddik che arrivò in Italia nella metà degli anni '80 e che ha instillato il "sacro germe del dubbio" in tutte le allora adolescenti  ora quarantenni su cosa avessero usato sino a quel momento sulle loro facce e sui loro corpi...? Era così "cool" possedere una perla di sapone da mettere nella vasca da bagno senza che avesse avuto nessun " controllo" (e infatti contengono collagene animale)!
 La sensazione, per me, era come quella di entrare in chiesa..come se l'unicità del negozio rendesse gli oggetti in vendita al suo interno sacri e Mrs Anita una donna mistica di  altissimi intenti e dalle caratteristiche irraggiungibili agli occhi di chi arrivava quasi sempre( se non sempre come me ) al facile compromesso delle marche più commerciali..."Solo un'inglese poteva essere così ; sforzarsi così tanto e averla vinta in un mercato altrimenti perdente"..nessun altro sarebbe così folle da gettarsi in questa impresa... pensavo io.....e invece no!e
 Nello stesso periodo in cui nasceva la famosa marca inglese anche degli italiani si davano da fare .Per parlare solo delle ditte che producono anche L' Erbolario (Lodi,'78,standard internazionale Stop ai test sugli Animali -http://www.erbolario.com ) , la Helan  ( http://www.helan.it )  (Genova da 1976 , aderente al primo Standard internazionale Stop ai Test sugli Animali istituito dalla LAV dal '98 e ICEA( Istituto per la Certificazione Etica Ambientale) dal 2004, e ,dal 1984 , la Pedrini ( http://www.lepo.it). Lepo era il famosissimo rossetto che ,una volta applicato cambiava colore per una reazione al ph della propria pelle ( per me era una magia inspiegabile all'epoca!!).Il rossetto cambiacolore  lo importavano ma diede loro lo spunto per creare una linea trucco di qualità...da qualche anno anche la toscana Bottega Verde ha aderito allo Standard della LAV e  ICEA e sul loro sito dichiarano che anche tutti i loro terzisti sono stati testati dall'ICEA e quindi, di fatto non usano nessuna materia prima testata sugli animali (http://www.bottegaverde.it).
Bene, ho iniziato a parlare delle ditte che in Italia producono trucco e che sono presenti nella lista aggiornata "Cruelty Free".Approfondirò presto la conoscenza delle linee trucco di queste case italiane e della loro resa e dei loro prezzi per poi passare a quelle internazionali più interessanti....
Presto comincerò anche a mettere foto su trucchi che possono essere realizzati con queste case e come possono essere realizzati...
Ovviamente qualsiasi informazione che possa arricchire le tematiche del Blog è più che benvenuta come anche i commenti o domande ...
A presto!!


12 commenti:

  1. Utilissimo Cri, brava!!Ma come si diventa follower, non vedo lo spazio dedicato.

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  2. Sai che non lo so? Immagino bisogna iscriversi a Blogger e così puoi seguirmi...altrimenti ti posto i nuovi articoli. Sto scoprendo certe cosette.. :) Comunque se scopro qualche altro modo te lo dico!

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  3. Bottega Verde, Helan e The Body Shop hanno sempre messo in commercio delle vere e proprie ecofurbate. Prezzi da gioielleria per dei prodotti a livello di scartoffie da supermercato. Non metto in dubbio che la loro politica di produzione sia cruelty free, ma lungi da noi sostenere che operino nel rispetto dell'ambiente (elemento non meno importante del rispetto nei confronti degli animali). Guardando gli inci, solo una linea dell'Erbolario -quella ecobiologica- non contiene composti inquinanti, ma il resto di tutti questi prodotti-scartoffie non è che un ammasso di siliconi e derivati petroliferi.
    Cruelty free non basta. Cruelty free ed eco friendly, sì. Se dobbiamo comprare secondo un'etica precisa, allora bisogna essere coerenti: o tutto o niente.
    Eccoti qui una lista abbozzata di case cruelty free ed eco friendly, gente che si impegna veramente a diffondere prodotti VERAMENTE 100% naturali, e non truffe pseudo ecosostenibili:
    la stessa Neve Cosmetics, tranne la linea dei rossetti/pennarello (non ricordo il nome)
    Lavera
    Bjobj
    Bioearth
    La Saponaria
    Fitocose
    Weleda
    Tea Natura
    Verdesativa
    Biofficina Toscana
    Omnia Natura
    Santé Naturkosmetik
    Benecos
    Lady Futura
    La tua amica Veronica del Panda Shop vende gran parte di queste marche, fatti consigliare da lei
    Per più informazioni visita il sito saicosatispalmi.org e il relativo forum forum.saicosatispalmi.org.
    Scusa se ho disturbato o mi sono rivelata molesta, ma era una precisazione doverosa.

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  4. Accetto le scuse!! Sei entrata (/o ?? boh!) come un uragano!!:))
    Sicuramente non mi sono spiegata bene nella mia introduzione iniziale, ma ti ringrazio per darmi questa occasione.
    La mia intenzione, da professionista, è quella di cambiare il mio approccio con il make up che ho avuto fino a poco fa.
    Mi sono resa conto che dietro ad un rossetto "trendy", dietro un fondotinta con una nuova texture,insomma ogni volta che esce un prodotto nuovo, questo,( a parte alcuni casi dove l'ingrediente che compone il prodotto era già testato ) viene creato e messo sul mercato a discapito della salute e della vita di chissà quanti animali.
    Nel momento in cui ho preso una decisione del genere ho cominciato ad informarmi prima sulle case italiane e a testare il nuovo materiale per capire se una sostituzione fosse possibile.
    Passerò sicuramente alle ditte internazionali presto,anche quelle che si possono acquistare on line soprattutto ora che posso crederci e fare uno sforzo (enorme visto l'ambiente in cui opero!) per attuare un ricambio in "cruelty free" brands.
    Questo blog vuole essere un diario di esperienza e di scambio con altre donne in questo passaggio e, al tempo stesso insegnare ad usare al meglio quello che ci vine offerto sul mercato nel campo Bio,Eco e Cruelty Free.
    Se hai notato, io ho accennato solo a delle case di trucchi, perchè questo Blog si occupa primariamente di trucco e poi con più esperienza e confronto parlerò anche di cosmesi in generale ma sempre marginalmente.

    Per quanto riguarda la lista che mi hai consigliato:

    conosco Benecos che è tedesca
    come la Santè Naturkosmetik,
    conosco Lavera che è del nord America....e poi...
    conosco la Fitocose ma non ha trucchi e mi piace tantissimo per le sue creme!,
    come la Bioearth,la Bjobi,
    La Saponaria,
    la Weleda,
    La Tea Natura che conosco per i suoi detergenti per la casa ( tra l'altro lei importa anche un sapone,quello di Aleppo,dalla Siria che io ho preso in loco),
    Omnia Natura,
    Biofficina Toscana e
    Verdesativa che conoscevo per i suoi prodotti derivati dalla canapa ... ma a me non risulta che queste ditte producano Make Up se non Lady Futura che ha una varietà limitata per un uso professionale.Ha un certificato Ecocert che assicura la sua qualità naturale ma non assicura che i prodotti non siano testati sugli animali....li chiamerò e glielo chiederò.
    Per quanto riguarda la lista delle case di cui ho parlato nel mio post del 2 giugno, mi sono basata proprio sulla lista Standard Icea-Lav suggerita da veganhome.it dal sito consumoconsapevole.org e molte delle ditte italiane che mi hai elencato infatti erano lì.
    Avevo preso info anche da saicosatispalmi.org e avevo letto di questa nuova lista creata da Aiab e Icea vero? Tutti passi che si fanno per andare avanti su un percorso così contrastato e così poco promosso.

    Quindi,ti ripeto tutte le Ditte di Make Up italiane di cui ho parlato hanno una iscrizione allo Standard Icea Lav. Spero che siano organi seri come sembrano dal lavoro svolto da anni.
    Ti ringrazio e spero che continuerai ad essere sempre presente su questo Blog perchè si sente la tua passione per l'argomento!

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  5. Buon inizio Cri, continuerò a seguirti
    e..appena pubblico ti linko :)

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Fatto. E' che appena pubblicato non si vedeva il Follow me. Anche io ho un blog, so come funziona.Uno di questi giorni passo da Panda con Jewel.

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    1. Guarda, so che devo fare un'altra giornata di trucco...quindi se vuoi ti dico quando.....intanto sto aprendo un'altra pagina di FB solo per il trucco.

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  8. Ciao, questo blog promette bene, abbiamo sempre bisogno di consigli sul cruelty free :) Volevo solo aggiungere che Neve non ha mai avuto certificazioni nè si è mai autocertificata in questo senso, purtroppo. E Urban Decay è appena uscita dagli standard perchè venderà in Cina, dove i test sono obbligatori per legge. Anche io sono una grande fan di Panda, a presto! :)

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    1. Si, di Urban Decay lo avevo sentito anche io...sigh..infatti non lo comprerò più...troverò qualche altra bella casa in sostituzione...per quanto riguarda Neve...so solo che tra poco parlerò dello specifico d queste poche case cosmetiche italiane e magari chiamerò direttamente.Comunque qualche giorno fa stavamo parlando con amici di queste certificazioni e mi dicevano proprio quanto sia difficile capire a meno che tu non sia un esperto in chimica( e questo lo dico pe chi si approccia al mondo bio/ eco come me). le certificazioni costano tantissimo e, da quello che capisco ci sono guerre interne nel ritenerle valide e oneste. Dall'altra parte ci sono case produttrici che non possono permettersi il costo della certificazione ma che producono con tutti gli standards (se non meglio!).E' veramente dura riuscire a capire. per ora il mio standard primario è sul test sugli animali,sto seriamente cominciando a mettere l'attenzione anche sui prodotti sicuri per la nostra salute grazie anche allo scambio che possiamo avere tutti insieme su questo blog. e anche ai pazienti Veronica e Matteo che tartasso di domande....ehehhe...!!A presto!!!

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  9. "Lavera che è del nord America." no, è tedesca ;)

    Ti introduco ad un altro brand di make up minerale cruelty free: http://www.lilylolo.co.uk/

    Tuttavia, tu citavi L'Erbolario...perché, produce make up per professionisti? Non mi pare! Fanno qualche fondotinta fluido schifido, ma nient'altro di apprezzabile dal punto di vista estetico/economico/qualitativo. Nemmeno The Body Shop eccelle in make up. E i prodotti Bottega Verde, anch'essi, sono grandi ciofeche! Sicuramente una professionista non andrà a comprarvici. Ricorda, inoltre, di stare attenta quando parli di certificazioni varie poiché vi sono controversie a riguardo e le stesse case che hai citato tu non sono esattamente limpide a riguardo. Non si testa il prodotto, ok. Ma la materia prima....?

    Ecco, documentati BENEBENEBENISSIMO. Nel web c'è sempre pronto qualcuno ad abbaiare (eccomi qui), e a mettere i puntini sulle i...Quindi è sempre meglio eccedere nella precisione e mostrare coerenza. Il make up non è che un ramo della cosmetica. E per fare un discorso introduttivo non puoi basarti solo su quello. Che fai prima di truccarti? Applichi una base/un primer (spero ecobio nel vero senso della parola). E prima della base? Lavi il viso con un detergente! Capito che intendo?

    Grazie a te per la risposta.

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  10. Ciao Kleis,
    hai ragione! Lavera la vedevo a Los Angeles e credevo fosse americana ( vedi a non guardare i siti?:))...Mi dispiace doverti informare che i truccatori usano QUALSIASI trucco possa piacere loro( colore, resa...). Per noi professionisti il tempo e la resa sono fondamentali e questo anni fa giocava un po' a sfavore dei trucchi Bio ( diciamolo pure; le cose dal punto di vista "durata delle applicazioni trucco" è migliorata parecchio negli ultimi tempi...) Mi ricordo che una volta, 10 anni fa, provai un ombretto e non riuscivo a farlo stare sulla palpebra per quanto era inconsistente...:))Le cose migliorano.le persone migliorano ...io cerco di stare al passo con questo miglioramento. Un passo alla volta. Ora inizio dal Cruelty Free e arrivo piano piano a tutto il discorso Bio. Perchè mi interessa. E tanto. Se ci sono controversie nelle certificazioni ne sono addolorata..non sono ancora mai incappata in nulla di simile..presto comunque arriverò anche a verificare di persona. Ne puoi stare certa. Io non uso primer e uso le salviette struccanti della Sante...Grazie per lilylolo: la mia amica Veronica mi aveva mostrato un paio di ombretti loro proprio pochi giorni fa...immagino tu conosca http://www.nveymakeup.com ? Sto in fissa con l'Australia ultimamente..:D A presto!

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